sabato 4 agosto 2012

4 AGOSTO 1944 - LA GESTAPO CATTURA ANNA FRANK E LA SUA FAMIGLIA

La polizia politica del regime nazista fu condotta all'alloggio segreto della famiglia Frank da una segnalazione di una persona mai identificata.
Il nascondiglio consisteva in un piccolo spazio a due piani, posto sopra i locali della Opekta Works, la piccola ditta avviata dal padre di Anna, Otto.
Lì, dal 6 luglio 1942, si era nascosta la famiglia Frank, a cui successivamente si aggiunse un'altra famiglia, i Van Pels, e un dentista ebreo, Fritz Pfeffer, per un totale di otto persone.
Durante questo periodo Anna scrisse il celeberrimo Diario, nel quale descrisse le paure per la vita in clandestinità, i sentimenti per il figlio dei Van Pels, Peter, i conflitti con i genitori e le sue aspirazioni da scrittrice.
Dopo la cattura, la giovane passò un mese nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, poi fu spedita a Bergen-Belsen, dove morì nel marzo 1945 di tifo esantematico, solo tre settimane prima della liberazione del campo.
Dei clandestini sopravvisse solo Otto Frank, che nel 1947 pubblicò il diario della figlia, con il titolo Het Achterhuis ("L'alloggio segreto" in olandese).


La casa di Anna Frank ad Amsterdam

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