martedì 15 marzo 2016

15 MARZO 44 A.C. - ASSASSINIO DI GIULIO CESARE

I congiurati che nella seduta senatoriale delle Idi di marzo si resero materialmente colpevoli del cesaricidio furono non più di una ventina tra pretori e senatori, mentre aderenti e fiancheggiatori raggiunsero un numero tra la sessantina e l'ottantina.
Questi oppositori erano divisi in due schiere: i repubblicani, quasi tutti già graziati in passato da Cesare, contrari ad ogni forma di potere personale, e i cesariani, collaboratori di Cesare che agirono a causa di rancori personali in seguito a mancati riconoscimenti.
I cesaricidi, che si erano definiti come liberatores, furono tutti condannati all'esilio dopo l'approvazione della lex Pedia e morirono uno dopo l'altro, fino al 42 a.C., quando Bruto e Cassio furono sconfitti da Antonio e Ottaviano nella battaglia di Filippi.
Sul corpo di Cesare fu eseguito un esame autoptico dal medico Antistione: da tale esame risultò che, su 18 ferite, solo la seconda era da considerarsi mortale.
Svetonio, nelle Vite dei Cesari, racconta che dopo il delitto "si decise di murare la Curia in cui fu ucciso, di chiamare Parricidio le Idi di marzo e che mai in quel giorno il Senato tenesse seduta".


Il monologo di Marco Antonio tratto dal Giulio Cesare di William Shakespeare, recitato da Vittorio Gassman

domenica 13 marzo 2016

13 MARZO 1930 - COMUNICATA LA SCOPERTA DI PLUTONE

Da tempo si sospettava l'esistenza di un pianeta esterno a quelli già conosciuti, a causa di perturbazioni nell'orbita di Urano e Nettuno.
Clyde Tombaugh, assunto presso l'Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona) con l'incarico di ricercare il cosiddetto Pianeta X, confrontando delle lastre fotografiche impressionate il 23 e il 29 gennaio, scoprì un oggetto al di là dell'orbita di Nettuno.
Nonostante la scoperta sia effettivamente avvenuta il 18 febbraio, la sua notizia fu telegrafata all'Harvard College Observatory il 13 marzo, in coincidenza con la data in cui fu scoperto Urano (13 marzo 1781).
Col tempo le misurazioni rivelarono che Plutone era troppo piccolo per poter influenzare le orbite degli altri pianeti; nel 2006 è stato infine riclassificato tra i pianeti nani.
Plutone è rimasto inesplorato fino al 2015, quando la sonda New Horizons (lanciata nel 2006) ha effettuato un sorvolo ravvicinato; la sonda trasportava le ceneri di Clyde Tombaugh.


Plutone immortalato dalla sonda New Horizons

sabato 12 marzo 2016

12 MARZO 1610 - PRIMA PUBBLICAZIONE DEL "SIDEREUS NUNCIUS"

Il Sidereus Nuncius (in italiano Annunciatore celeste) è il trattato di astronomia con cui Galileo Galilei illustrò le scoperte effettuate grazie all'impiego del cannocchiale.
Prima di tutto identificò la superficie lunare, fino ad allora ritenuta liscia, come coperta da rugosità (montagne e crateri) e capì il movimento relativo tra la Luna stessa e la Terra; riguardo alla Via Lattea, la descrisse come un enorme ammasso di stelle e corpi celesti.
Infine, osservando Giove, scoprì i quattro "pianeti medicei", cioè i satelliti maggiori del pianeta (Io, Europa, Ganimede e Callisto); paragonando tali satelliti alla Luna fu in grado di stabilire che Giove era un pianeta simile alla Terra, fornendo un solido argomento in teoria della teoria eliocentrica di Copernico.
Il trattato rese Galileo famoso in tutto il mondo (in Cina fu conosciuto come Chia-Li-Lueh) e gli permise di entrare a far parte dell'Accademia dei Lincei.
Nel 1616 il Sant'Uffizio proibì però l'insegnamento della teoria eliocentrica e nel 1633 Galileo fu condannato all'abiura.
La censura alle sue opere venne rimossa solo nel 1757, quando la Chiesa riconobbe come vera la dottrina di Copernico.


Illustrazione della Luna tratta dal Sidereus Nuncius

venerdì 11 marzo 2016

11 MARZO 222 - LA GUARDIA PRETORIANA ASSASSINA L'IMPERATORE ELIOGABALO

Eliogabalo, nato nel 203 col nome di Sesto Vario Avito Bassiano, era imperatore dal 218, quando fu acclamato tale dalle truppe orientali, in opposizione all'imperatore Macrino.
Di origine siriana, era, per diritto ereditario, l'alto sacerdote del dio sole di Emesa (l'odierna Homs).
In ragione di questo fatto, il suo regno fu segnato dal tentativo di imporre a Roma il culto solare di Emesa, sostituendo Giove con la nuova divinità del Sol Invictus (Sole invitto); in qualità di gran sacerdote del nuovo culto, contrasse matrimonio con una vergine vestale, oltraggiando la sensibilità religiosa dei romani.
La crescente ostilità del popolo e del senato, dovuta sia alle vicende religiose che alla relazione con l'auriga Ierocle, culminò con il suo assassinio da parte della guardia pretoriana e l'insediamento come nuovo imperatore di Alessandro Severo, l'ultimo della dinastia dei Severi.
Il nome Eliogabalo non fu mai usato in vita dall'imperatore, ma si riferiva alla divinità di cui egli era sacerdote.


Busto di Eliogabalo

giovedì 10 marzo 2016

10 MARZO 1302 - DANTE ALIGHIERI VIENE ESILIATO DA FIRENZE

L'esilio di Dante si inserisce all'interno della lotta tra guelfi bianchi, fautori di una politica più autonoma rispetto al papa, e guelfi neri, strettamente legati al pontefice per interessi economici.
Il podestà Cante Gabrielli, della fazione nera, aveva dato inizio, dall'anno precedente, ad una sistematica persecuzione degli esponenti della parte bianca; con le condanne del 27 gennaio e del 10 marzo 1302 il poeta fu condannato, in contumacia, al rogo e alla distruzione delle case.
Dopo gli iniziali tentativi di rientrare a Firenze, Dante si spostò presso varie corti della Romagna, poi a Bologna, Padova, nella Marca Trevigiana, in Lunigiana, probabilmente a Forlì e a Verona, alla corte di Cangrande della Scala.
Ultima tappa fu Ravenna, dove trovò la morte nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, dopo aver contratto la malaria nelle Valli di Comacchio, di ritorno da un'ambasceria presso il senato veneziano.
Dal momento dell'esilio il poeta non aveva più rivisto la sua città natale.


La tomba di Dante a Ravenna

mercoledì 9 marzo 2016

9 MARZO 1841 - LA CORTE SUPREMA AMERICANA SENTENZIA SUL CASO DELLA NAVE AMISTAD

Il 2 luglio 1839 56 schiavi mendi, originari della Sierra Leone, si impadronirono della nave spagnola Amistad, che li stava trasportando da L'Avana a Puerto Principe (Cuba).
Gli schiavi ordinarono agli spagnoli di riportarli in Africa, ma a loro insaputa l'imbarcazione fu fatta navigare lungo le coste americane; al largo di Long Island furono abbordati dalla nave statunitense USS Washington e gli africani catturati e portati a New Haven, nel Connecticut.
Dopo un primo processo gli schiavi furono riconosciuti colpevoli di ammutinamento; nacque però un movimento di dissenso al verdetto, che permise di dimostrare l'illegalità della cattura dei mendi, ai quali una seconda sentenza conferì lo status di uomini liberi.
Il presidente americano Van Buren, desideroso di non inimicarsi gli stati schiavisti del sud, sostenne l'appello contro la sentenza; la Corte Suprema dichiarò infine lo stato di libertà degli imputati.
Gli ormai ex schiavi fecero ritorno in Sierra Leone nel gennaio del 1842, ma non riuscirono a ritrovare le loro famiglie, probabilmente portate via da altri commercianti di schiavi.


Un'immagine dal film Amistad (1997), diretto da Steven Spielberg, che ripercorre la vicenda giudiziaria dell'ammutinamento

martedì 8 marzo 2016

8 MARZO 1918 - REGISTRATO IL PRIMO CASO DI INFLUENZA SPAGNOLA

L'epidemia di influenza spagnola, che imperversò tra il 1918 e il 1920, colpì un miliardo di persone, uccidendone circa 50 milioni.
Questi numeri ne fanno la più grave forma di pandemia nella storia umana, con una mortalità superiore alla peste nera del XIV secolo.
Il virus fu portato in Europa nell'aprile del 1917 dalle truppe statunitensi impegnate in Francia durante la prima guerra mondiale, diffondendosi prima tra i soldati ammassati nelle trincee, poi, al loro ritorno a casa, tra i civili.
La malattia provocava sintomi come tosse, dolori lombari e febbre; successivamente i polmoni si riempivano di sangue, fino a provocare la morte del paziente.
L'influenza fu chiamata "spagnola" poiché la sua esistenza era riportata solo dai giornali spagnoli: il paese iberico non era coinvolto nel conflitto mondiale, di conseguenza la stampa locale non era soggetta alla censura di guerra.


L'epidemia di influenza spagnola ad Oakland