Da tempo si sospettava l'esistenza di un pianeta esterno a quelli già conosciuti, a causa di perturbazioni nell'orbita di Urano e Nettuno.
Clyde Tombaugh, assunto presso l'Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona) con l'incarico di ricercare il cosiddetto Pianeta X, confrontando delle lastre fotografiche impressionate il 23 e il 29 gennaio, scoprì un oggetto al di là dell'orbita di Nettuno.
Nonostante la scoperta sia effettivamente avvenuta il 18 febbraio, la sua notizia fu telegrafata all'Harvard College Observatory il 13 marzo, in coincidenza con la data in cui fu scoperto Urano (13 marzo 1781).
Col tempo le misurazioni rivelarono che Plutone era troppo piccolo per poter influenzare le orbite degli altri pianeti; nel 2006 è stato infine riclassificato tra i pianeti nani.
Plutone è rimasto inesplorato fino al 2015, quando la sonda New Horizons (lanciata nel 2006) ha effettuato un sorvolo ravvicinato; la sonda trasportava le ceneri di Clyde Tombaugh.
Plutone immortalato dalla sonda New Horizons |
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