Rien. Così scrisse re Luigi XVI nel suo diario quel giorno.
Infatti, inizialmente la presa della Bastiglia non ebbe affatto il significato simbolico di inizio della Rivoluzione francese che oggi le viene attribuito; all'epoca l'impressione fu che si trattasse di uno dei tanti tumulti allora frequenti a Parigi.
Tra l'altro, la prigione-fortezza, agli occhi del popolo simbolo del potere monarchico, era ormai quasi in disuso, dal momento che al suo interno erano tenuti in custodia solo sette detenuti: quattro falsari, due malati mentali e un libertino, tutti rilasciati dopo l'assalto.
Poiché nessuno di loro era stato imprigionato per motivi politici, venne inventata la figura del conte di Lorges, realmente esistito circa un secolo prima e portato alla Bastiglia per l'assassinio di un prete, al fine di rendere la liberazione più mirabile agli occhi dell'opinione pubblica.
Fino a pochi giorni prima, alla Bastiglia era rinchiuso anche il famigerato marchese de Sade, trasferito al manicomio di Saint-Maurice il 4 luglio.
Place de la Bastille oggi; la fortezza venne lentamente smantellata dopo il 14 luglio 1789 |
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