La scoperta viene attribuita al capitano francese Pierre-François Bouchard; in realtà fu trovata da un soldato, rimasto anonimo.
La stele riporta un decreto, risalente al 196 a.C., in onore del faraone Tolomeo V Epifane, in occasione del primo anniversario della sua incoronazione.
La particolarità è nell'uso di tre diverse grafie per scrivere lo stesso testo: geroglifico, demotico, una forma della lingua egizia impiegata per i documenti ordinari, e greco.
In seguito al fallimento della campagna napoleonica, la stele, come gli altri reperti recuperati dai francesi, fu trattenuta come bottino dagli inglesi ed esposta al British Museum, dove è custodita dal 1802.
La stele di Rosetta |
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